Simbologia Liberatrice
La personificazione è il modo di trasformare velocemente forze astratte, influenze ed aspetti del processo di liberazione in comprensibili e concreti personaggi nei quali possiamo identificarci e amare.
Harry Potter utilizza gli stessi simboli e personificazioni di tutte le vecchie storie date all’umanità dai Maestri della Compassione. Difficilmente è possibile trovare qualcosa di nuovo in Harry Potter nonostante tutto il simbolismo e la personificazione presenti nella storia.
Vi consigliamo anche di tenere a mente il precetto di Ermete Trismegisto presente ne “La Tavola Smeraldina”: “Come in alto, così in basso”. Il microcosmo umano ha la stessa struttura base del cosmo intorno a noi, il mondo. La Grande Trilogia si applica sia alla nostra vita individuale, sia alla vita dell’umanità in generale.
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Lily
Il giglio (in inglese “lily”, n.d.r.), il loto e la rosa sono i simboli dell’immortale, divino, perfetto Uomo addormentato nel cuore di ogni cercatore. Lily Potter vive in Godric’s Hollow (Cavità di Godric, n.d.r.), ovvero nella Cavità di Dio (God’s Hollow, n.d.r.): il cuore. Ogni cercatore ha in sè il potenziale per trasfigurare da un mortale, imperfetto essere umano che è un misto fra bene e male, a Maestro della Compassione, un Figlio del Vasaio (Potter in inglese, ndr) Universale, un Unico Figlio Generato dal Padre, nella vita eterna dove spazio e tempo non esistono.
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James
James è un animago che può trasformarsi in cervo. Il cervo simboleggia il desiderio di liberazione del cercatore dall’universo dello spazio e del tempo e di ritorno a casa: il Regno dei Cieli, o Nirvana. James e Lily uniti danno la nascita al bambino promesso a coloro che si offrono alla chiamata di Dio, per il ritorno del Suo figlio disperso. Harry Potter è la nuova anima immortale nata nel cercatore che vuole rinunciare a tutto ciò che è terrestre e caduco, incluso il proprio sè mortale.
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Voldemort
Voldemort è Lucifero, il Dio di questo universo caduto. Da un punto di vista umano egli non é nè buono nè cattivo: é soltanto interessato al potere. Ogni essere umano ha il suo Voldemort personale. É la forza che mantiene la nostra stessa personalità, i nostri talenti e le nostre facoltà, le nostre passioni e le nostre paure. È immortale dal momento che sopravvive alla morte della nostra personalità mortale. Ad ogni nuova incarnazione egli immette nella nuova personalità tutto quello che ha ricevuto dall’ultima. Ma quando Harry nasce, diventa il nemico: Satana. Prova ad uccidere la nuova anima, ma non potendolo fare ne viene notevolmente indebolito.
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Harry
Harry è il Seme di Lily e il Cervo. Egli simboleggia una nuova forza d’anima presente in ogni cercatore che vuole percorrere il Sentiero della Trasformazione Alchemica in totale libertà. Harry romperà le sette catene che imprigionano il cercatore all’universo dello spazio e del tempo, e sconfiggerà la forza ancestrale dell’universo caduto che dimora all’interno del cercatore: il basilisco, ovvero la kundalini, che rappresenta l’intero passato microcosmico del cercatore, formato dal karma positivo e negativo.
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Sirius
Sirius è la nuova stella del mattino che brilla per il cercatore nel quale è nata la nuova anima. Egli simboleggia il piano divino che viene alla vita nella giovane aura dell’alchimista. All’inizio l’ego del cercatore (Peter Minus) imprigiona Sirius nelle ambizioni egocentriche, ma Sirius si libererà e guiderà l’ego fuori dalla prigione. Arrivato ad un certo stadio di sviluppo precederà la nuova anima al ritorno in Cielo attraverso il Cancello di Saturno.
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Harry & Sirius
Harry e Sirius essenzialmente coesistono insieme. Sono due metà del Figlio di Dio che è ritornato come figliol prodigo nelle braccia del Padre. Nel Nuovo Testamento Harry è Gesù, Sirius è Cristo. Sirius cresce da una brillante ma lontana stella ad un sole che irradia una luce vivificante, energia e amore.
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I Dursley
Quando la Nuova Anima nasce in un essere umano, inizia a vivere in un ambiente ostile. La Nuova Anima è originata da un altro universo, un magico mondo con leggi naturali totalmente differenti. I “babbani” di questo mondo non possono comprendere la Nuova Anima, e così rifiutano i suoi valori. Nel Vecchio Testamento gli Ebrei, sulla loro via verso la Terra Promessa, vagano nel deserto per 40 anni. Nel Nuovo Testamento Gesù vaga nel deserto per 40 giorni. Per Harry la vita con i Dursley è come un deserto. Loro vivono al numero QUATTRO di Privet Drive e provano a privarlo di tutto ciò che ha bisogno, all’infuori delle necessità basilari. Ogni personaggio in Harry Potter è un aspetto del nostro stesso essere, e così dentro ad ogni cercatore vi vivono anche i Dursley.
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Codaliscia
Ogni cercatore ha un traditore dentro di sè: l’ego. Fino a che la nuova anima non è nata, l’ego è necessario per la sopravvivenza. Ma non appena essa nasce nell’alchimista, gli si prospetta la necessità di neutralizzarlo ed eventualmente liberarsene. Peter Minus Codaliscia è un animago che può trasformarsi in un ratto, che si rannicchia nel calore del corpo di Ron. Egli è il simbolo dell’ego, la cui vecchia personalità mortale ne è parte. Codaliscia è amico di James, Sirius e Lupin fino alla nascita di Harry, la nuova anima che concerne la sua morte, portandolo così a tradirli tutti con Voldemort.
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Hagrid
Hagrid simboleggia l’alchimista riempito di compassione che lo eleva verso l’immortalità, e che gli dà la forza di aiutare gli altri ad entrare nel “mondo magico” e raggiungere così la liberazione. Egli è colui che conduce Harry nel mondo magico di Hogwarts. Hagrid ama i draghi, ovvero ama gli esseri umani persi nella loro condizione di caduta. E’ il “Custode delle Chiavi”, una similitudine che rappresenta il guardiano della soglia.
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Ron
Ron simboleggia l’anima mortale del cercatore della liberazione. Accetta Harry, la nuova anima, come suo condottiero ed è disposto a sacrificarsi per lui, come dimostra nel gioco degli scacchi nel primo capitolo della saga. Nel Nuovo Testamento è simboleggiato da Giovanni il Battista che “prepara la via del Signore (interiore)”.
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Hermione
Hermione personifica la mente rinnovata dallo Spirito del cercatore. In alchimia è tradizionalmente indicata come Mercurio, l’equivalente Hermes romano. Hermione è la forma femminile di Hermes. Costantemente avvisa e guida Harry nelle sue missioni, ed è così che la mente liberata della nuova anima diventa una facoltà intuitiva che la guida direttamente verso il suo obiettivo.
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Piton
Severus Piton personifica il passato “negativo” del cercatore. Si veste sempre di nero e può essere associato al re nero de Le Nozze Alchemiche di Cristiano Rosacroce. Odia James, Sirius, Lupin e soprattutto Harry, dal momento rappresentano l’opposto di quello in cui crede. Odia James perchè personifica l’anelito verso Dio, Sirius perchè personifica il Piano Vivente di Dio, Lupin perchè personica la voce della bontà, e odia Harry perchè è la Nuova Anima Divina che non ascolta la voce del male ma quella della natura divina che lo guida.
É il ruolo e il dovere di Piton causare la “morte” del Santo, Purificante Spirito personificato da Silente. Nel Nuovo Testamento questo ruolo è dato a Giuda, e nella storia di Re Artù a Mordred.
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Lupin
Remus John Lupin personifica il lato “buono” dell’essere umano. E’ spesso descritto con l’appellativo di “Eminenza Grigia”, che simboleggia sia la sua rapidità di agire che la sua opposizione al nero (Piton) in un mondo dove esistono solo sfumature di grigio e nero. La sua bontà è imperfetta poichè è affetto da una terribile malattia: egli è infatti un lupo mannaro. Ne Le Nozze Alchemiche di Cristiano Rosacroce è l’equivalente del re grigio che sacrifica se stesso per il giovane re e la giovane regina, simboleggiando la resurrezione del figlio originale di Dio.
E’ Lupin che dà a Harry uno strumento che salverà la sua vita e quella degli altri numerose volte: il Patronus. E’ il “bene” nell’uomo che anela a Dio “come la cerva anela ai corsi d’acqua”, come è scritto nel Salmo 42 (Vedi James). (Psalm 42 phrase in italian: Come la cerva anela ai corsi d’acqua, così l’anima mia anela a te, o Dio. L’anima mia ha sete di Dio.)
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Silente
Silente personifica lo spirito guaritore e santificante, la forza che guida l’alchimista attraverso la trasfigurazione alchemica, trasformando l’aspetto piombo dell’alchimista in oro e dandogli l’elisir di vita. Ne Le Nozze Alchemiche di Cristiano Rosacroce èl’uomo vecchio che vive nella Torre dell’Olimpo.
Simboleggia la forza proveniente da un altro universo, l’universo di Dio, il Sesto Dominio Cosmico, da dove il Piano di Dio è irradiato pienamente. Questo Spirito è capace di discendere nel nostro universo caduto solo temporaneamente, dal momento che, in quanto forza divina, non può manifestarsi in un universo che non vibri in armonia al Piano divino. Ad ogni modo compie un sacrificio che lo porta alla sua morte volontaria. Questa non è una morte reale nel senso che conosciamo noi, ma una morte simbolica che ha il significato di totale resa alle forze di questo universo per esserne così sepolto; questa offerta di sè ha come risultato la gloriosa rinascita dell’essere umano originale divino. Questo processo è raffigurato dalla fenice che rinasce dalle ceneri di Silente. Anche ne “Le Nozze Alchemiche” viene raccontato di un funerale con una fenice presente.
Come Cristo è “tradito” da Giuda e Artù da Mordred, così Silente è tradito da Piton. Tuttavia non si tratta di un reale tradimento ma di un passo necessario nelle Nozze Alchemiche dello Spirito, dell’Anima e della personalità (o sistema corporale).
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McGranitt
Minerva simboleggia la forza che conduce il processo di trasfigurazione dell’imperfetto essere umano mortale a perfetto figlio di Dio. Questo perchè è responsabile del soggetto trasfigurante a Hogwarts. Ne Le Nozze Alchemiche di Cristiano Rosacroce è chiamata la vergine “Alchimia”. Come Minerva McGranitt conduce la cerimonia di smistamento nelle varie case, così Alchimia conduce una cerimonia che valuta il virtuosismo dei candidati alle nozze alchemiche. In entrambe le storie lavora in stretto contatto con “il vecchio nella torre”, e alla fine entrambi guidano la resurrezione del Re e della Regina, lo spirito divino e l’anima immortale.
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Dobby
Dobby personifica il corpo eterico dell’alchimista. Nell’essere umano terrestre il corpo eterico è uno “schiavo” del corpo mentale e ne è sempre sottoposto. Ad un preciso stadio del processo alchemico, il corpo eterico diventa autonomo dal corpo mentale e diventa una veste meravigliosa che aiuta la nuova anima nel processo di trasfigurazione. Dobby è liberato da Harry nel secondo libro, e da quel momento è costantemente d’aiuto per quest’ultimo. Per esempio, aiuta il protagonista nella seconda prova nel 4° libro, e gli mostra dove trovare la Stanza della Necessità.
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Lucius e Narcissa Malfoy
Lucius e Narcissa personificano il corpo fisico dell’alchimista. Sono stati i proprietari di Dobby, il corpo eterico. Il nome Narcissa deriva dal personaggio mitologico greco Narcisio, un giovane uomo che si innamorò della propria immagine. Questo è fondamentalmente il racconto della Caduta dell’Umanità: quando l’onda di vita dell’umanità originale arrivò nel “Giardino degli Dei”, iniziò ad amare il mondo fisico e si dimenticò così della vera patria nel Regno dei Cieli. In Harry Potter, i Malfoy sono i vassalli di Voldemort.
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Draco Malfoy
Draco personifica l’ “albero della vita” nel corpo umano, la spina dorsale e la forza di fuoco astrale che scorre in essa: il “serpente di fuoco”. Draco in latino è serpente (o drago). Questa forza connette il cervello al plesso sacrale (la camera dei segreti) nella parte inferiore della spina. E’ la zona in cui risiede l’anima mortale e deve essere rimpiazzata dall’anima originale immortale: Harry.
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Tiger & Goyle
Su entrambi i lati del midollo spinale vi è un nervo per ciascuna parte, lungo e sottile, chiamato cordone nervoso simpatico. Questi due cordoni sono simboleggiati da Tiger e Goyle. Sono controllati dal sistema nervoso autonomo, ed è per questo che in Harry Potter sono rappresentati come due personaggi molto deboli e servili. In alchimia la nuova forza animica (Harry) discende nel cordone destro, uccide il vecchio serpente karmico, e ascende lungo il cordone sinistro. Eventualmente raggiunge il chakra della corona, che è connesso alla ghiandola pineale. Da quel momento nasce una coscienza onniscente. L’alchimista è diventato un Figlio di Dio e può vederlo. Ne “La Camera dei Segreti” la relazione di Harry con questi due cordoni è simboleggiata nella scena in cui insieme a Ron beve la pozione polisucco che trasforma entrambi in Tiger e Goyle.
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Neville
Il corpo umano è un tempio in cui lo Spirito Divino dovrebbe vivere. Questo tempio si è degenerato e logorato, e deve essere distrutto e ricostruito in tre giorni (stadi). Tutti gli organi principali giocano un ruolo nel processo di ricostruzione. Uno degli organi più importanti è il midollo allungato, una parte del tronco cerebrale. Controlla il cuore e i polmoni e decide quali forze possono entrare nel cuore. Neville Paciock personifica questo ruolo di “custode”. Quando il midollo apre il cuore alla Luce Divina provoca la nascita della nuova anima. Questa è la spiegazione del perchè Harry e Neville nascono allo stesso tempo. Nello stadio finale di liberazione il midollo si apre allo Spirito Santo, che completa le nozze alchemiche dell’anima e lo spirito. Quindi Neville gioca un ruolo chiave nell’ultima avventura di Harry, poichè concretizza la sua vittoria.
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Dolores Umbridge
La Umbridge simboleggia il tipo di cercatore che non è disposto a rinunciare all’ego e a percorrere il Sentiero della Liberazione. Aderisce alle autorità che gestiscono la vita religiosa nel mondo. Queste autorità sono simboleggiate dal Ministero della Magia. Invia i dissennatori a risucchiare l’anima di Harry (ad uccidere la nuova anima nel cercatore della liberazione, ndr), ma quando fallisce nel suo intento, a causa della sete di liberazione di Harry (il cervo patronus), si dirige ad Hogwarts in veste di Inquisitore per provare ad ostacolare direttamente il lavoro di liberazione; tortura Harry e arresta la forza liberatrice (Silente) ostacolandogli il suo lavoro santificante e di guarigione.
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Gilderoy Allock
Gilderoy Allock simboleggia il cercatore che vuole percorrere il cammino di liberazione da solo con le proprie uniche forze. Non desidera la liberazione, vuole solo stupire tutti con la sua prodezza, oltremodo inesistente. Egli simboleggia ne Le Nozze Alchemiche i re e i signori che pronunciano affermazioni oltraggiose. Questo è il motivo per cui si chiama Gilderoy– un Re ricoperto di un velo di apparenze dorate. Il cognome Lockhart (versione inglese, ndr) simboleggia lo stato bloccato del cervo. Egli è l’esatto contrario di Harry, che vuole invece invocare il cervo con il suo Patronus.
Ne Le Nozze Alchemiche a queste persone è stato dato un principio di oblio. In Harry Potter Gilderoy scaglia l’incantesimo obliviate sulla bacchetta magica rotta di Ron, ma gli rimbalza indietro causandogli la perdita di memoria.
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Olimpia Maxime
Nelle antiche leggende greche il Monte Olimpo era il luogo dove vivevano gli dei immortali. Una montagna è un magnifico simbolo per un luogo spirituale perchè la sua altezza disegna nella nostra mente elevatezze alle quali noi veniamo innalzati dalla nostra vita mondana quotidiana, e questa visione ci fa sentire come se potessimo possedere il mondo. Quindi questo è un simbolo efficace per elevarci alle altezze spirituali. Mosè incontra Dio sul Monte Horeb (Sinai) e i greci simboleggiano l’immortalità con il Monte Olimpo. Sia in Harry Potter che ne Le Nozze Alchemiche di Cristiano Rosacroce appare la parola Olimpo (o Olympe – Olimpia – nella versione femminile). In secondo luogo questa parola assume un altro significato, ed è usata per indicare l’immortalità che i candidati alle Nozze Alchemiche conquistano dopo aver scalato la torre. La resurrezione del Re e della Regina porta all’ottavo piano, sotto il tetto. Il numero 8 è il simbolo usato per il Cancello di Saturno, il cancello dell’immortalità.
In Harry Potter Olimpia Maxime è una donna torreggiante che accompagna Hagrid a trovare i giganti. Quando Hagrid regala loro il fuoco inestinguibile, lei si trova a accanto a lui. Questa vicenda si riferisce alla leggenda di Prometeo, che rubò il fuoco dal Monte Olimpo per donarlo all’umanità.
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Regulus Black
Nella realtà ordinaria Regulus (“Piccolo Re”) è la stella più luminosa della costellazione del Leone. In Harry Potter egli personifica una forza di potere nel microcosmo del cercatore della liberazione alchemica: l’idea della sovranità dell’ego. L’essere umano lo pone al centro della sua vita e in questo modo si limita ad essere una creatura biologica mortale soggetta alla morte e alla miseria. Ad ogni modo, non appena il cercatore riconosce di essere un angelo caduto che deve inginocchiarsi di fronte a Dio per riuscire nella realizzazione – e che necessita che sia Egli il Re della sua vita – Regulus (in quanto servo di Voldemort) muore, e la Nuova Anima (Harry) può nascere. Questo è il motivo per cui Regulus muore nello stesso anno in cui nasce Harry.
Prima di morire egli ruba un Horcrux dal suo luogo segreto: una caverna, che simboleggia il cuore. L’Horcrux simboleggia la coscienza emozionale del cercatore, o “I emotivo”, situata nel cuore. Da questo episodio possiamo dedurre che dal momento in cui il cercatore abdica il suo trono in quanto re del suo microcosmo, e si inginocchia umilmente allo Spirito Divino, il suo cuore viene immediatamente purificato. Un frammento dell’anima di Voldemort viene così rimosso dal cuore del cercatore.
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Kreacher
Kreacher personifica quella parte del corpo eterico che si preoccupa della salute del corpo fisico, quando il resto del corpo eterico è stato liberato.
Durante il processo di Alchimia, il corpo eterico viene purificato e riempito di luce. C’è un momento in cui viene liberato e reso indipendente dal corpo fisico. Dobby personifica il nuovo, puro corpo eterico liberato da Harry, la Nuova Anima. Ma se non ci fosse il corpo eterico a sostenere il corpo fisico quest’ultimo morirebbe, ed è per questo motivo che dal momento in cui il nuovo e puro corpo eterico viene liberato, una parte del vecchio rimane a servire il corpo fisico, che vive al numero 12 di Grimmauld Place.
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