La Camera dei Segreti (1)
Il secondo anno di Harry illustra la liberazione della Nuova Anima dal piano eterico dell’universo spazio-temporale.
Il piano eterico confina con il piano fisico e, in un certo senso, è parte di esso, ed è per questo che dà vita ai corpi fisici. Tutti gli organismi viventi possiedono un campo eterico o aura, e alcune persone possono vederlo. Il nostro corpo eterico penetra il nostro corpo fisico, e sporge leggermente da esso. Regola la nostra salute e facilita cose come il metabolismo, la riproduzione sessuale, la percezione sensoriale e il lavoro del sistema nervoso e del cervello. Il corpo eterico è costituito da atomi eterici che permeano gli atomi fisici. Perciò, segue il nostro corpo fisico ovunque si sposti, e in un certo senso ne è “schiavo”.Esistono molti organismi che hanno un corpo eterico senza avere un corpo fisico, e che sono quindi invisibili alla maggior parte delle persone. I bambini molto piccoli e alcuni animali sono invece in grado di vederli. In tempi remoti la loro esistenza era ben conosciuta, e sono nominati da molte leggende e molti miti. Fra questi sono inclusi fate, elfi, gnomi, ondine, salamandre, ninfe, silfidi, ecc. Queste creature lavorano spesso con la natura nella crescita degli alberi, ecc.
Ci viene proprio presentata una di queste creature all’inizio del 2° libro. Dobby è un “elfo domestico” che avverte Harry riguardo un pericolo per la sua scuola. Ogni volta che una storia liberatrice contiene un riferimento a creature eteriche, significa che l’autore vuole dirigere la nostra attenzione sul piano eterico. Così sappiamo immediatamente che Harry Potter e la Camera dei Segreti si svolge su quel piano. Quando Harry viene ospitato a casa Weasley incontra un altro tipo di creatura eterica: lo Gnomo da giardino. La prima lezione di Difesa contro le Arti Oscure consiste nell’imparare a tenere a bada un gruppo di creature eteriche chiamate Pixie. Come sappiamo, Hermione è l’unica che è capace di riuscirci immediatamente.
Harry incontra Dobby nel corso dello svolgimento del libro, e verso la fine viene a conoscenza che è schiavo di un servo di Voldemort, Lucius Malfoy. Se consideriamo il simbolismo così come l’ho spiegato tempo fa, sappiamo che Harry è la Nuova Anima nata nel cercatore, nel quale il Giglio e il Cervo si sono uniti, mentre Voldemort è il sé superiore, che ho anche chiamato sé microcosmico. Questo sé superiore viene considerevolmente indebolito quando nasce l’Anima.
Lucius Malfoy è un servitore di Voldemort, e da questo possiamo quindi dedurre che Malfoy è una forza presente nell’essere umano che rappresenta il sé superiore. Sua moglie è Narcissa. Quale miglior modo per simboleggiare il corpo fisico e il suo cervello? Nella mia opinione, Dobby personifica il corpo eterico dell’alchimista che prosegue sul processo di liberazione. Non so se è una coincidenza, ma se capovolgiamo le consonanti in “Dobby”, otteniamo “Bbody”. Come ho detto, il corpo eterico è “schiavo” del corpo fisico. Lo segue ovunque vada, se ne occupa, e lo aiuta in tutte le sue funzioni. Questo è esattamente ciò che fa Dobby per Malfoy – fino a che Harry non cambia le cose.
Grazie a un brillante atto di arguta intelligenza e compassione, Harry libera Dobby (quanto amo Harry!). E questo è esattamente ciò che la Nuova Anima fa per il corpo eterico ad una certa fase della trasmutazione alchemica. Essa in realtà vive nel corpo eterico e ad un certo punto questo viene liberato dal corpo fisico. Non è più il suo “schiavo”, ma può muoversi indipendentemente. E così come Dobby compie alcune cose veramente utili nelle ultime parti della Saga, così il corpo eterico è estremamente di aiuto alla Nuova Anima.
Avreste potuto sentir parlare delle meravigliose vesti indossate dagli eroi in qualche fiaba e leggenda. Sentiamo raccontare di abiti da nozze dorate, e ne Le Nozze Alchemiche di Cristiano Rosacroce i candidati al matrimonio cambiano ripetutamente i loro abiti con dei nuovi. Solitamente questi si riferiscono ai vari corpi sottili impercettibili. Quando nell’alchimista è presente una Nuova Anima che è stata capace di prendere la Pietra Filosofale dallo specchio, il suo abito eterico, o aura, inizia a irradiare una brillante luce dorata – dal quale deriva il termine ‘abito nuziale dorato’.